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Valutare e promuovere la sostenibilità delle aziende in ambito field

Rob Ballantyne
10 October 2023

In un periodo storico in cui la sostenibilità non rappresenta più una questione di scelta ma una necessità, un nutrito numero di aziende ha già optato per un aggiornamento delle proprie procedure sia per far fronte alle sfide ambientali che per adottare pratiche sostenibili nella propria catena di approvvigionamento. Nella trasformazione in atto, gli esperti di Field Service giocano un ruolo centrale, specialmente se operano in aree interessate dalla sostituzione delle flotte con veicoli elettrici (EV), se si occupano di misurare le emissioni di CO2 o se si stanno avvicinando all’assistenza da remoto.

Il tema della sostenibilità impone una fase di profondo mutamento anche al settore delle utility, che non deve apportare soltanto delle mere migliorie ai propri processi operativi ma evolvere completamente prodotti e servizi chiave. Alcune di queste trasformazioni avranno un impatto diretto sui consumatori (ad esempio per quanto riguarda l’installazione di pannelli solari o di pompe di calore geotermiche in sostituzione alle caldaie a gas), mentre altre rimarranno per lo più impercettibili (ad esempio lo sfruttamento delle miscele di idrogeno rispetto al gas naturale o la generazione dell’energia da fonti eoliche piuttosto che dal carbone).

Inoltre, l’integrazione del reporting ESG, che tocca la dimensione ambientale, sociale e di governance, sta conoscendo un aumento considerevole, spingendo le aziende, e in particolare le utility, a considerare l’introduzione di pratiche aziendali sostenibili, soprattutto se i loro clienti sono aziende totalmente o parzialmente pubbliche.

Sviluppo tecnologico e ammodernamento infrastrutturale

Le moderne infrastrutture richiedono strumenti altrettanto avanzati. Ad esempio, mantenere una centrale eolica offshore affidandosi solamente a supporti cartacei e fogli di calcolo non è più un’opzione percorribile, in quanto le reti attuali devono integrarsi a infrastrutture avanzate (vedasi le turbine eoliche e i pannelli solari) per poter immagazzinare e trasmettere l’energia. Le turbine eoliche e i pannelli solari, ad esempio, richiedono sofisticate soluzioni per pianificare aggiornamenti, riparazioni e sostituzioni. In questo scenario, asset smart localizzati in aree remote diventano essenziali per procedere a operazioni di manutenzione efficaci.

Ma, fortunatamente, quella stessa tecnologia che ha portato le aziende e i tecnici in campo a ridurre i costi di carburante e i tempi di esecuzione delle attività nonché a scongiurare danni più gravi dovuti ai guasti riscontrati, apre la strada alla nuova era della sostenibilità ambientale. Introducendo strategie di sostenibilità entro il Field Service Management, le aziende possono ottenere un duplice impatto positivo: da un lato diminuire i costi, dall’altro ridurre le emissioni di anidride carbonica o vedere ottimizzati i percorsi nel caso di veicoli elettrici, quest’ultimo un beneficio che diventa ancora più importante se si pensa all’autonomia limitata degli stessi mezzi. Inoltre, la collaborazione da remoto ha evoluto le risoluzioni al primo tentativo, trasformandole da un lusso riservato a pochi a un traguardo largamente raggiungibile grazie alla riduzione delle visite in loco.

Sostenibilità nel field service management

Il concetto di sostenibilità applicato al Field Service Management ruota attorno a tre elementi chiave:

  1. Generazione di energia sostenibile come standard, unita alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
  2. Impegno collettivo a favore della sostenibilità.
  3. Miglioramento dell’uptime e del tasso di risoluzioni al primo tentativo.

Understanding and Driving Field Organization Sustainability

1. Generazione di energia sostenibile come standard

Per raggiungere l’efficienza operativa e allo stesso tempo offrire modelli di business sostenibili come standard, le aziende innovative e lungimiranti sono chiamate ad adottare soluzioni che si basino sulla connettività dei dati, per ad esempio fornire ai tecnici in campo tutto il necessario per completare un’attività o generare programmi di manutenzione pianificata che rispecchino le condizioni e l’usura dell’asset.

A titolo di esempio, basti pensare a un’ipotetica azienda che lavora su una centrale eolica nel Mare del Nord, un’area caratterizzata da frequenti tempeste ed eventi atmosferici. Sfruttando le informazioni IoT derivanti dalle turbine e relative alle condizioni meteo, i tecnici possono operare sull’asset in modo sostenibile, ad esempio spegnendo la turbina per ridurne il consumo di energia e dunque aumentarne il ciclo di vita o per programmare un intervento di manutenzione mirato o assicurando il corretto funzionamento della turbina in un’ottica di massimo sfruttamento dei venti forti. Un approccio olistico di questo tipo non riguarda dunque soltanto la semplice assegnazione delle attività ma consente un processo di ottimizzazione delle attività di ispezione, manutenzione e riparazione di più ampio respiro.

2. Impegno collettivo a favore della sostenibilità

Molte figure che ruotano attorno alla vita dell’azienda sono sempre più coinvolte nell’implementazione di pratiche sostenibili, anche solo pensando alla diffusione di ruoli come quello di Responsabile gestione sostenibilità. Inoltre, fornitori e produttori possono dare il proprio contributo alle operazioni aziendali in ottica sostenibile, sviluppando tecnologie specifiche per il rilevamento delle perdite e la manutenzione delle tubature, possedendo certificazioni di sostenibilità o studiando le procedure di installazione e configurazione di nuovi fonti di energia rinnovabili.

Si consideri una persona che ha di recente acquistato un veicolo elettrico e che si trova ora a dover installare una colonnina di ricarica a casa. Come può l’azienda preposta conoscere il tipo di veicolo interessato e sapere la potenza di ricarica richiesta? Come può sapere preventivamente l’utilizzo nel tempo e pianificare eventuali aggiornamenti e interventi di manutenzione? Una delle sfide maggiori da affrontare per supportare le aziende ad adattarsi al “new normal” è quella di fornire loro tutti gli strumenti utili per poter condurre le attività presenti e future, simultaneamente e secondo una visione olistica e di successo.

3. Miglioramento dell’uptime e del tasso di risoluzioni al primo tentativo

Migliorare l’uptime e il tasso di risoluzioni al primo tentativo contribuisce positivamente alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Come già detto, le tecnologie esistenti forniscono possibilità pressoché illimitate in tal senso, tra cui funzionalità da remoto e basate sull’Augmented Reality, mentre le tecnologie di collaborazione, che consentono ai tecnici in campo di consultare un esperto da remoto, sortiscono un duplice effetto.

Sfruttando tali funzionalità, infatti, il tecnico in campo può essere accompagnato nell’esecuzione dell’attività, completandola assicurando i livelli di efficienza stabiliti, e, allo stesso tempo, il collega con più esperienza può fornire assistenza da remoto a più tecnici. L’aumento delle risoluzioni al primo tentativo è un obiettivo che può soltanto essere raggiunto se si forniscono ai tecnici tutte le risorse necessarie perché siano autonomi nel completamento delle attività a prescindere dal livello di esperienza pregressa, ad esempio offrendo loro funzionalità di rendicontazione guidata degli ordini di lavoro che li supportino passo-passo nella chiusura di un’attività. In questo modo, anche i tecnici junior potranno acquisire gli stessi dati dei colleghi con più anzianità in azienda. Ne consegue che rendere digitale l’acquisizione dei dati e contestualmente utilizzare una piattaforma di Field Service si rivelano ben presto essere due valide strategie per promuovere l’uniformità e la coerenza nei processi.

Conclusione

L’impatto sull’ambiente e gli sviluppi tecnologici dovrebbero creare una sinergia tale da consentire alle aziende di raggiungere gli obiettivi ambientali di sostenibilità e incentivare la transizione ecologica. Le linee guida in tema di sostenibilità stabilite dall’ONU pongono solide basi per raggiungere questo traguardo, includendo tra l’altro aspetti essenziali quali l’efficienza energetica che sia tanto accessibile quanto pulita, lo sviluppo di infrastrutture innovative, la creazione di comunità sostenibili e la lotta al cambiamento climatico. Nell’insieme, questi obiettivi si completano, piuttosto che creare contrapposizioni in termini di importanza, e cooperano nella spinta alla sostenibilità.

Le linee guida proposte non mirano soltanto a dare supporto alle aziende nel realizzare e mantenere i propri progetti di sostenibilità (ad esempio, l’organizzazione di interventi di manutenzione predittiva supportati da Augmented Reality e IoT), ma fungono anche da piano d’azione nello sviluppo di nuove infrastrutture e strumenti di Field Service. Le aziende che scelgono di seguirle non stanno reinventando la ruota, ma solo facendo tesoro dei vantaggi intrinsechi che tali funzionalità e strumenti hanno da sempre garantito.

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Rob Ballantyne
Senior Director, Solution Engineering EMEA
Rob Ballantyne è Solution Engineering Senior Director in OverIT. Con una solida esperienza nella fornitura di software da un punto di vista sia di gestione che di sviluppo, Rob è un convinto fautore dell’innovazione tecnologica e dei benefici apportati, che accompagna da più di otto anni le aziende di vari settori, tra cui Utility, Oil & Gas, Telecomunicazioni e Trasporti, nel percorso di trasformazione delle proprie operazioni di Field Service.